Scheda Tecnica MK1
AW11 – MKI (1984-1989)
Nel 1976 Toyota lanciò un progetto di design con l'obiettivo di produrre una macchina che potesse essere divertente da guidare, e al contempo economica.
L’evoluzione del design partì nel 1979 quando Akio Yoshida dal reparto collaudo di Toyota iniziò a valutare diverse alternative per il posizionamento del motore; la scelta ricadde sulla disposizione posteriore-centrale, al fine di ottimizzare le distribuzione dei pesi e rendere la vettura reattiva ed emozionante.
Il primo prototipo risale al 1981(denominato SA-X), seguito nel 1983 dal concept SV-3 presentato al Tokyo Motor Show che raccolse molti consensi dalla stampa e dal pubblico.
La vettura definitiva venne lanciata in Giappone sotto il nome di “MR2” (Midship Runobout 2 Seater) che voleva indicare la disposizione del motore e la configurazione a due posti.
Le caratteristiche principali della nuova sportiva Toyota erano rappresentate dall’estrema leggerezza (circa 950 Kg), dalle notevoli doti dinamiche e dall’economicità d’uso date dal motore di soli 1,6 litri di cilindrata.
Toyota decise, infatti, di utilizzare l’unità 4A-GE : si trattava di un motore aspirato quattro cilindri in linea di 1.587 cc , dotato di doppio albero a camme e quattro valvole per cilindro.
Aveva inoltre l’inezione elettronica e geometria di aspirazione variabile, denominata “T-Vis”; era quindi un’unità particolarmente evoluta e vantava elevate prestazioni rapportate alla ridotta cilindrata.
Godeva già di una notevole fama in patria poiché era già stato utilizzato sulla leggendaria Levin Trueno AE86
La potenza variava a seconda delle diverse normative e restrizioni per l’inquinamento dei vari mercati: si passava dai 112 cv negli Stati Uniti, ai 118 per il mercato australiano, 116 o 124 cv (per via della presenza o meno del catalizzatore) in Europa, 128 cv nel Regno Unito per arrivare ai 130 del mercato Giapponese.
In Giappone fu introdotto anche un modello base dotato di un più economico motore di 1452 cc (3A-U) che sviluppava una potenza massima di 82 cv, ma questa versione ebbe poco successo.
La trasmissione era manuale a 5 marce o, in alternativa, era disponibile un automatico a 4 marce.
Le potenze in gioco, unite alla leggerezza e all’ottima trasmissione, garantivano accelerazioni fino a 100Km/h da fermo sotto gli 8”(alcune prove riportano 7”e 6 decimi).
Nel 1987 (1988 per il mercato statunitense), Toyota introdusse un motore sovralimentato per la MR2, il 4A-GZE.
Partendo dalla base del 4A-GE,furono aggiunti un compressore con intercooler Denso; fu eliminato il sistema T-VIS e fu abbassato il rapporto di compressione.
Tutto ciò portò ad una potenza di 145 CV e 190 nm di coppia massima, regalando un’accelerazione da 0 a 100Km/h di circa 6,5 secondi.
Il compressore era a cinghia ed azionato da una frizione elettromagnetica; in questo modo entrava in funzione solo quando era richiesta la massima potenza, contribuendo a matenere bassi i consumi. A causa dell’aumento di potenza e di peso dovuto al sistema di sovralimentazione, la MR2 Supercharger fu dotata di sospensioni più rigide e di una trasmissione rinforzata.
Esteticamente si distingueva dalla versione aspirata per il cofano motore con le griglie in rilievo, per le scritte “supercharged” sulle fiancate e per il diverso disegno dei cerchi.
Modifiche principali
1986
- Commercializzazione della versione T-Bar in Giappone
- Revisione trasmissione
- Paracourti, fasce laterali paracolpi, e minigonne laterali verniciati in tinta
- Disponibilità di opzione interni in pelle
- Barra antirollio posteriore interrotto su modelli nord americani
1987
- Modello sovralimentato introdotto in Giappone
- Versione T-Bar disponibile in Nord America e in Europa
- Sospensioni posteriori modificate e dischi freni di maggiori dimensioni
- Labbro anteriore nuovo
- Nuove luci di coda per il Nord America
- Commercializzazione negli Stati Uniti della versione aspirata
- Nuova consolle centrale, volante di nuovo diesgno, nuova grafica per gli strumenti
- Nuove colorazioni per sedili e pannelli porta
1988
-
Modello sovralimentato disponibile in Nord America
1989
- Terzo freno di stop a incandescenza sostituito da una fascia a led integrata nello spoiler
- Introduzione di barra antirollio posteriore sui modelli Supercharger nordamericani
Data Sheet MK1 (AW11)
Dicembre 1984 Specifiche (131.93 kB)
Ottobre 1985 Specifiche (140.27 kB)
Ottobre 1986 Specifiche (140.64 kB)
Ottobre 1987 Specifiche (147.05 kB)